lunedì 14 marzo 2011

Raramente riesco a parlare di politica...



Raramente riesco a parlare di politica in maniera diretta. So perché, e so che non cambierà molto facilmente.


Però...provo.


Da tempo, in maniera martellante mi passa per la mente una paura, un "quasi" incubo.
Nemmeno nel peggior paese sud americano degli anni 70 si poteva arrivare ad un simile svilimento della politica, ad una ridicola situazione prostatica. 
Non mi dilungo,  altri davvero molto più bravi di me, sanno sintetizzare e descrivere.

Quello che invece, forse in maniera irrazionale, mi sta spaventando è l'idea del dopo. 
Del dopo B....e di una possibile e probabile "reazione".
Da tempo vedo invocare da più parti l'augurio che si ritorni ad una moralità e alla ricostruzione dei valori, e mi chiedo, non potendo evitare di riferirmi a questo paese ipocrita e bigotto, quali saranno questi valori?
Da sinistra e dal centro, dagli ipotetici oppositori di un'altrettanto ipotetica destra italiana, arrivano spinte sempre più forti verso il consolidamento della "moralità"...ma sebbene a volte, raramente e poco concretamente, si parli dei primi veri valori morali, ovvero il diritto al lavoro e il diritto ad accedere al lavoro,  per lo più sento divagazioni sul valore della famiglia, del comportamento morale (sessualità?!?), etico,  religioso (anche troppo spesso), come se questi siano veri e unici punti cardine a cui riferirsi. 
Del tutto appassionatamente queste parole mi sembrano false e estremamente pericolose.

Perché?
Perché non credo che sia la famiglia, sempre e comunque intesa nella visione cattolica dominante, che salvaguardi la slavina dei valori morali in Italia. Credo piuttosto sia il diritto di famiglia a dover essere difeso, il diritto laico alla difesa delle donne e degli uomini a formare una famiglia, a formarla senza dover entrare in un municipio, in una chiesa. A formarla con chi desiderano veramente, siano essi altre donne, altri uomini. Ma delle famose leggi che avrebbero dovuto sancire questo principio non ne ho vista arrivare una, ne' da destra e quel che è più grave nemmeno da sinistra. Quest'ultima parte politica è sempre e comunque sottoposta ad un ricatto (im)morale da parte della sua schizofrenica entità cattolica e, in maniera per me ributtante, non riesce mai ad affrancarsi da questa forma di dipendenza edipica rispetto a madre chiesa. Anche nel cosiddetto diritto al lavoro, la sinistra ha mancato pienamente di porsi a difesa delle donne o delle minoranze, collaborando ad una rancida idea sessista e razzista, delle pari opportunità tra tutti i cittadini. 


L'immoralità dei costumi sessuali, che, ora come ora, viene sbandierata come il primo peccato del capo di questo governo, sinceramente poco mi sconvolge, perché le sue (in)capacità all'erezione arrivano molto dopo le sue incapacità ad attuare una politica economica e industriale di salvaguardia del paese. Le sue orgie da pizzicagnolo per me sono meno gravi rispetto ad una delle peggiori strategie di politica estera mai viste in Italia in 150 anni.  Una vera e propria tendenza all'alleanza "alla belin di cane". Non parliamo poi della questione giustizia...
Quel che temo di più è che la sua successione politica, con la scusa di ri-moralizzare lo stivale, si metta solo a segare i tacchi a spillo, e annulli, per l'ennesima volta, la possibilità di una vera rivoluzione culturale, libertaria e sessuale in questo paese, prendendosela con omo e etero sessuali che non si adattano a vivere secondo dogmi e pantomime religiose. 
Preciso che quando parlo di religioni le intendo tutte, e che non mi basta davvero la libertà di religione come principio, vorrei vedere sancita e difesa per una volta la libertà di non essere religioso. 


Temo che tra poco ci ritroveremo con un paese culturalmente arretrato, pronto a restaurare e punire la presunta "immoralità" e facilità di costumi dei liberi pensatori. Ma molto attento poi, nelle canoniche della politica,  a difendere mafia, malaffare e ipocrisia. Questo è già successo e non è stato per nulla divertente.

Per essere chiaro: donne, gay, lesbiche, conviventi e figli di conviventi, malati terminali e loro parenti, prostitute e trans, atei e laici veri, hanno la buona probabilità di ritrovarsi ancora più all'indice, e nelle liste di proscrizione.
Questa possibile conseguenza è una delle cose che non perdono a questo governo cartonato, ma che tanto meno potrei tollerare da un eventuale governo di sinistra. Perdere questa occasione, rinunciare a collaborare per la nascita di un paese moderno e laico, sarà, nel caso avvenga, la peggiore delle nemesi e ci allontanerà per sempre dal concetto di paese civile.


Sebbene sia faccenda lontana nel tempo, e con le logiche differenze, rischiamo che dopo la legittima presa della bastiglia e l'avvento di bonaparte, ci tocchi un lungo periodo di restaurazione anti libertaria. Ma forse è peggio, e io dimentico una cosa...noi rivoluzioni o ribellioni, sociali o culturali, non ne abbiamo mai voluto attuare...alcuna. 
Che sia questa la nostra vera, unica, e cronica menomazione culturale?

6 commenti:

mod ha detto...

questa la traduco e la spargo anche per i blog tedeschi...che lì si credono sempre tanto meglio, ma intanto il ministro della difesa che ha dovuto lasciare per aver copiato il 90% della sua tesi di dottorato nei sondaggi va per la maggiore: il 79% dei tedeschi continua a pensare che faceva bene il suo mestiere di ministro della difesa e che è stato esagerato farlo dimettere.

diciamo che gli do un po' di medicina preventiva. la tua!

ti abbraccio. in un orgia di pensieri immorali - per autodifesa!

Zio Scriba ha detto...

Non fa una grinza. O forse UNA sì. Dove dici "Temo che tra poco ci ritroveremo con un paese culturalmente arretrato..."
Io temo che ci siamo già.

listener-mgneros ha detto...

@ Mod
e come lo traduci "alla belin di cane"? ;)

@Zio
condivido...ma ci sono anche speranze laiche a volte

Gap ha detto...

Interpreti un dubbio che mi è già apparso nella mente. In particolare quando ho fatto un post parlando di etica e di morale, avevo il dubbio che si potesse interpretare come qualcosa che tu stesso paventi. Il dopo b lo reputo, al limite, più pericoloso dell'attuale momento in quanto il berlusconismo è entrato in tutti noi e molti non hanno gli anticorpi necessari alla sconfitta del virus. Non è più un problema di destra sinistra è un problema generale di massificazione dei cervelli e di quello che sono in grado di esprimere.
Mi fermo qui, non voglio appallarti sul tuo spazio dopo che lo faccio ampiamente nel mio.
Ciao

listener-mgneros ha detto...

@ Gap
ricordo quel post e ti ringrazio epr averlo scritto...appalare non mi sembra un verbo che ti appartenga... ;)

silvano ha detto...

La cosa pubblica e la sua buona amministrazione da un lato e poi la sfera privata dall'altro. Che non sia possibile vivere ottimamente senza sovrapporle? Che significato hanno moralità ed etica? Viviamo in un presente rovesciato. Da un lato il moralismo berlusconista ha l'ambizione di imporre anche come si deve morire, oltre a come si deve vivere, dall'altro il modernismolibertario?!?!? berlusconiano vuol far credermi che inchiappettarsi un esercito di troie invece di occuparsi bene della cosa pubblica sia privacy e la relativa critica sia moralismo.
Qui ci stanno prendendo per il culo. Quanto ai bacchettoni post berlusca non me ne frega un cazzo, ci son sempre stati ma ce ne potremo fregare. Anzi ce ne dovremo fregare.