martedì 1 marzo 2011

Sperdersi è cosa buona e giusta


Rigiro due bottoni, piccoli e bianchi, tra l'indice e il pollice della sinistra.
Mentre l'acustica mi entra. un po' acida, ma molto morbida. 
Felpa nera, camicia bianca. colletto strano.
Quissù, sperduto e ho sì sonno, 
ma anche il giusto disordine di chi non ne ha più voglia di non essere chi.  
Rigiro i bottoni, e vorrei strapparli tutti. 
Ed eliminare le cerniere e devastare i vestiti e mostrare il corpo.
Lo accolga chi...chi vuole. Chi vuole sapere che sapore ha, chi.
Potrei descriverlo perfettamente tra cicatrici, che si dischiudono per rilasciare fragranze, e tra altre faccende e vapori, cose da calda camera da bagno 
Ti dico, a te dico: guarda che è vero.  Guardami, ho disegnato me tante volte per ottenere un unico ritratto, cancellando il resto e i tratti aggiunti dagli altri,
Guardami il Foglio è bianco, è pronto. Solo per la mia mano ora.
Alla fine contano le fibre dei muscoli rimasti, quelli che le slavine, gli uppercut, le persiane di casa, chiuse, non hanno fiaccato. 
Rifletto, ma non nei cristalli, non nei vetri, insomma non mi vedo più in nessuna parete di menzogne.
Altrove si.
E cambiano canzone, mentre li ascolto, ricordo tutte le parole e fanno bene a suonarla, e fanno bene a me le parole. 
Se usi il rasoio sul mio pube, proprio sopra al mio membro da femmina, so che sarai delicata tanto da sollevarmi da ogni imbarazzo e da farmi sprofondare nel sentimento necessario.  Ti saprò dare
Così inserisci presenza, ho tutto ciò che consente. Grazie per farmi spiare e per frugarmi a dovere.

1 commento:

Zio Scriba ha detto...

Listener e Bowie: Parole e Musica dell'Oltreuomo? :D