sabato 29 gennaio 2011

alive

I'm so fuckin' alive!
These events still make me fell alive!

IKI

Sensuality

Music

Movies

Friends and blog friends

Feeling

Drawings

Fack off the leftovers!
Ovvero: a fanculo il resto!



venerdì 28 gennaio 2011

TRUE LADIES

Adesso è meglio ricordarsi cosa significa essere delle vere Signore, ora che la plastica sporca ed endemica sembra infettare ogni forma di femminilità pubblica e privata. Proprio mentre vogliono farci credere che è questa la nuova icona, che è normale svendersi e farsi palpare culo e coscienza. Vale per entrambi i sessi questa rassegna di Donne. Vicine e lontane nel tempo, ma tutte veramente pulsanti e vive. 
Vere Signore!




















mercoledì 26 gennaio 2011

wide open





- La luce della cameretta non quella che si accende da dentro ma quella che filtra dalla fessura...quella luce è accesa! Anche se dormo è accesa lo sai?
- Sì, so che non ti basta mai o meglio non ti basta più.
- Non basta...pensavo sarebbe stata sufficiente ma gli incubi tornano lo stesso...lo sai?
- Posso fare qualcosa? Posso entrare?
- Sì accendi pure.
- No! Entro ti sento poi apro le finestre. Cambiamo l'aria.


Umberto Boccioni. Forme uniche nella continuità dello spazio.



domenica 23 gennaio 2011

MGNEROS il nuovo sito



Il sito rinnovato e con aggiunte di pagine e links
Grazie

mercoledì 19 gennaio 2011

M.



Si sedettero.
Come da anni facevano. Per la solita pizza, i soliti 5. Le solite battute, ironie, polemiche politiche. e per un po' andò avanti come sempre, così. Come sempre?.
Poi il più fragile, il più magro, spostò la sedia indietro poggiando un piede proprio sulla sedia stessa, e la mano sul ginocchio piegato, e il mento sulla mano. gli occhi stretti. Ma luminosi. 
Quella sera non aveva la sua abituale corazza, le sue armi solite. 
In un momento di silenzio riuscì a parlare. E parlò, con un tono che da secoli non usava più. Ne' compiaciuto, ne' rabbioso, ne' duro. Semplicemente il suo vero tono di voce, quello che teneva nascosto persino  a se stesso.
Parlò del passato, senza rimpiangerlo e senza odiarlo, ne parlò come mai ne aveva parlato. Parlò della stanchezza e della pesante amarezza nel sentirsi stanco. Parlò della sua responsabilità riguardo ai suoi stessi guai. Della fatica di essersi chiuso e dell'assurdità per essere diventato così duro e degli spigoli che lo ferivano, quasi fino ad ucciderlo. Raccontò di tutte i momenti in cui si era sentito disperato e di come il buio totale lo avesse avvolto. Parlò poi degli affetti, del volere bene a gente come loro, vera e intensa, diversa da lui, ma uguale nell'intenzione a vivere. Tutto era caldo, ma nulla era melenso. Tutto era morbido, ma niente era impastato di inutile zucchero, perché tutti i sapori e gli ingredienti erano al loro giusto posto . Le parole gli scivolarono via, e l'ira era scomparsa.
Parlava di dettagli e di avvenimenti, poi iniziò a parlare del presente. 


E Lei gli uscì dalle labbra. 
La sensazione e il sentimento intenso che lei gli portava in dono divennero  frasi serene, senza ragnatele di ipotesi, pura descrizione di ciò che ora sentiva. Parlò di corridoi pieni di luce, gli stessi che un tempo erano solo trincee buie. Parlò di cose dense, carnali e liquide che nemmeno ricordava sino a qualche giorno prima. Lei le aveva scoperte così semplicemente. E andò avanti quasi cantando, seppure parlava con tonalità soffici e sommesse.  Le speranze, la sensazione profonda di amare ed essere riamato per quel che si è, e della libertà che ne scaturiva. Sì, queste cose saltarono fuori. La sua aspirazione irrazionale alla condivisione, al dedicarsi a chi si ama sembrarono a tutti i commensali, ai suoi amici, integre e calde, prive di ogni dogma, semplicemente vere, senza leggi o codifiche. Parlò della resa che diviene vittoria, che abbandona tutta la violenza assorbita sin da piccolo, e poi nel crescere, e quella violenza lo abbandonò finalmente. Della morte dell'invidia, della riunificazione tra ideali e realtà, ed era sempre Lei a farli diventare una cosa sola. Si ricordò delle sue energie, non quelle di maschio, ma quelle di persona, di uomo e di donna al contempo. 
Sentì e riuscì a raccontarlo, senza più ira, quanto ribrezzo provava per l'esercizio del potere, per l'annientamento degli altri. Tutta la meschinità, la paccottiglia di urla e ingiustizie, gli sembrò ancora più squallida e lontana da lui.
Lei era lì, e lui con lei. E stava guarendo finalmente.


In realtà tutto questo venne detto nel giusto tempo necessario a far nascere un sorriso nuovo sul suo volto. In realtà non pronunciò parola, ma la sua bocca si risvegliò da millenni di letargo proprio per illuminarsi.
E i suoi amici, che gli volevano bene, capirono. e sorrisero in semplice e amorevole risposta.

martedì 18 gennaio 2011

Breve antologia...del tutto contro il niente.









" Coloro che sognano di giorno sono consapevoli di molte cose che sfuggono a coloro che sognano solo di notte. Nelle loro visioni grigie captano sprazzi d'eternità e tremano, svegliandosi, nello scoprire di essere giunti al limite del grande segreto. In un attimo, apprendono qualcosa del discernimento del bene e qualcosa più che la pura e semplice conoscenza del male." 
Edgar Allan Poe




‎"Quando il tuo amore non produce amore reciproco e attraverso la sua 
manifestazione di vita, di uomo che ama, non fa di te un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura." 
Karl Marx









giovedì 13 gennaio 2011

sapete che succede?



Sapete che succede? Sapete che non è esattamente così? 
Che non è come vi hanno spiegato e nemmeno come, in maniera farneticante, vorreste ora voi spiegare a noi? Che non sono i meccanismi ben oleati a gestire tutte le faccende? Sapete che i guai esistono, come le ferite e il sangue?
Sapete che succede a volte che le cose non sono scritte nei sorrisi di plastica? Nel budget del prossimo anno sui...sentimenti, sulle entrate e le uscite? 
Sapete che le piastrelle di un bagno sono bei posti per fare l'amore, per guardarsi negli occhi?
E una barista gentile, un cameriere appassionato, un operaio in bicicletta...valgono ben più dei vostri fottuti piani per una civiltà linda e funzionante. 
Sapete che sperma, umori bagnati, sudore e frittelle al cioccolato sono ben meglio del vostro tergiversare sulla soglia di una chiesa o della scrivania?
Sapete che mentre ci vomitate addosso le vostre falsità, noi umani chiediamo ancora le informazioni in una città dolce e nebbiosa? E troviamo persone che rispondono e ti danno indicazioni, forse confuse, ma gentili? Sapete che esistono alcove morbide dove l'unto della vostra razionalità sfavillante non arriva, e li  si ride peccando? E non si ride di voi, ma di gioia? Voi restate fuori dalla porta a sgranocchiarvi il fegato!
Sapete che la gente non la potete affittare in eterno?
Sapete che non esiste la vostra divisione di casta, sesso e ruoli? 
Sapete che si muore o siete così stupidi da pensarvi eterni?
Sapete che si vive o siete così pedanti da credervi divini?
Sapete che lei o lui, i figli, gli amici non sono specchi per farvi meno brutti?
Sapete che c'è gente in giro che si incazza e non per vocazione ma per stanchezza?
Sapete cosa è un millesimo di secondo di verità? No...non lo sapete!
Ma so che siete voi a non esistere non noi!




E che non sarete mai questo:

sabato 8 gennaio 2011

e....allora sogna.


E allora sogna pure...nulla da eccepire.
Che sia una mare tiepido e grigio azzurro e tu sulla spiaggia. Con un vento bretone, ma caldo. Concedi ogni contraddizione che ti alimenta. E un orizzonte umido, calmo per strisce di nebbia e di sole, e tutto sia carnale, inteso, ma violento senza ira. Intenso ancora, e sanguigno e mai come ora: ideale. 
Che per una volta sia tutta tua la spiaggia, non padrone, ma abitante, passante. Sogna pure e non preoccuparti che finisca!
Son questioni personali e le puoi far durare finché ti va.
Infatti dalla spiaggia...uno stacco senza dissolvenze, su una camera aperta, Sempre vento, pelle e tutti i peccati cambiano nome, diventano azioni liquide. Scorrono travolgendo l'abitudine a pensare bene, compongono il meglio.
Chiaro, non sei da solo, ma con il suo nome segreto.
Chiaro non è "tua", ma tu...sì che sei suo. Servo e amante, e quant'altro lei desideri. 
Sogna tranquillo stavolta nessun predatore dallo stomaco largo e dalla meschinità a corto d'argomenti ti troverà. 


Il suo rosso è la mia carne e mette nelle mie vene il sangue migliore. La nostra oscenità non ha bisogno di pudori, ma di incontrarsi.

martedì 4 gennaio 2011

swimming in the steam



Adesso ho una fioritura di carne e non sembra proprio vera, ma lo è.
Perché Lei mi ha suggerito che le parole hanno un suono, ed io sono corso a ricordarmelo. Ed è improbabile, ma è vero, e lo è. 
Non pensare che sia un caso, è semplicemente il miglior sgambetto agli insulsi buoni propositi. La vera rivolta degli intenti segreti, la marcia inesorabile delle richieste intime. 
Fiume di vapori che non bruciano ma accolgono, ed è Lei. 
E' un Paranà estremamente tiepido, tanto da nuotarci infinite volte. fino alla foce, e risalire e scendere ancora, senza dolore perché è il piacere a farmi pulsare, l'intesa a farmi sorridere.
Ed è vero, lo è. 
Adesso non si limita, ne' progetta. Ne' ha senso mostrarsi sicuri o armati. 
Questo lupo è ben visto, ben accolto. Anche quando segna il territorio lo fa per travolgermi non per scannarmi. 
Questo lupo è femmina, ma maschio quanto lo sono io, ed è femmina annusata in me.
E sa guardarmi negli occhi.

Sa cosa sente, ed è vero, lo è. E ora è qui, e lo è.
Lei. 

Ed è un bene farmi vivere uccidendo la tirannia della vittima...che non sapeva più adorare.



Send me the pillow ... 

The one that you dream on ... 
Send me the pillow ... 
The one that you dream on ... 
And I'll send you mine