sabato 31 ottobre 2009

Cioran



"Se fossi costretto a rinunciare al mio dilettantismo, è nell'urlo che vorrei specializzarmi."



Emile Cioran

This is (sh)it



E nulla di più!



venerdì 30 ottobre 2009

Epopea



Non si trova nulla di eroico in giro, al mercato. I cataloghi sono vuoti. Le immagini, sante e insulse.
Se hai in mente di immolarti meglio che ti leggi un manuale per rotolare ai piedi del trono, per far ridere il vassallo. Come cominciare a credere in dio.

Oppure staccati le membra, senza troppo sangue, in fascia protetta. Risanata. 
Svela un mistero, scopri che la sacra sindone è autenticata dal proprietario e la costituzione di carta igienica giacobina e riciclata . 
Non spiegare perchè in altri tempi andare in banca, in treno o solo in stazione significava essere dilaniato, e non dai dubbi. Di quelle avventure non importa a nessuno, forse a tarda notte ai feticisti della storia.

L'epico va di moda solo se ha le (grandi) labbra rifatte. Il dolore deve includere la redenzione della vittima, l'immagine il ricatto. Sul retro della fotografia la dedica. Non preoccuparti di secretare la tua meschinità, mettila all'asta.
Pagano quelli che non hanno niente da fare, per obbligo contrattuale, altri hanno bruciato il loro statuto lavorativo, fuorimoda e pretenzioso, troppo attenti al nutrimento.

Poi produci, con tutta la creatività a tua disposizione, uno stronzo, ma senza troppo dolore, tanto carino, al sapor di realtà, verità misurabile in pollici. Piccole crisi, sempre risolte. Recitato in presa diretta, sciatto e piacevole, mezze battute del comico oggi attore, domani regista, ieri solo comico nel suo recitare. 
Nuovo stile italiano.

E se scrivi, scrivi di quello che vedi attorno, pronto in tavola, non di quello che vorresti realmente assaggiare, se non mangi oggi questi stuzzichini, li rivedrai stasera. Domani. Domani sera. 
Vedrai,  poi ti piace.

giovedì 29 ottobre 2009

probabile





Ho sulle spalle, oltre un dolore muscolare e profondo,
l'incontrollabile conferma che non va bene. 
Se mi alzo, ti chiamo e, se rispondi, ti domando perché.
Quanto ti ostini a gironzolarmi attorno. 
Così appassionata alle mie adolescenze.
E potresti vivere senza il cordoglio per la loro dipartita.
Potresti, tu.


mercoledì 28 ottobre 2009

sottocutanea


E così ti apposti, dopo aver teso tranelli, tra la cucina e la camera da letto, pensata su misura per il sonno più profondo.
Hai spazio, quello non ti manca di certo.
Scusa correggo: hai vuoto e rappresenta in pieno le possibilità mancate. Quelle che ti dispiace, per educazione, evitare, "ma sai si fa tardi".
Specializzato in umana comprensione, leggera e distante.
La cartucciera dei "mi dispiace" è sempre carica.
Il cordone ombelicale, pulito ed elastico e ti riporta altrove, al momento giusto.

Anche la decadenza deve essere cartacea, o a pixel, è più confortevole osservarla così.
Ti garantisce un erezione a metà: vieni prima di comprometterti troppo.
La tua compagnia errante e famigliare si annoia, ma che importa?
Basta evitare il letto di morte.
Evitare il sudore altrui.
E farsi spalleggiare da occasionali venditori di chiacchiere e stravaganti flautolenze, così cordiali, cosi sottili e culturali, così facili da invitare per l'occasione, appunto.
Poi, andati via tutti, aprirai la finestra e cambiata l'aria potrai dire: anche stavolta è andata e mi sono fatto vivo, mi sono fatto valere.
Senza sapere come sfiorare, come punire.

Non vengo a trovarti da molto, i miei spazi sono malsani, umidi e igienicamente imperfetti, le mie stanze hanno mura tumefatte e macchie coagulate, rischieresti un raffreddore.
Che apatia nel vederti con le narici sanguinanti.





Pregasi non citofonare.

martedì 27 ottobre 2009

Ti sei trovato?
Se no, suona pure...la porta non è aperta, puoi sempre spiare, da protagonista, naturalmente.


lunedì 26 ottobre 2009

...

Volevo chiederti se ci credi...ancora?
Sempre?
Ora?

Dubito che la risposta mi possa soddisfare.
Ma tu prova comunque a strapparti la benda dagli occhi.



Scandaglio.

Lontano da chiedervi di essere puri. Lontanissimo da esigere la vostra castità. Assolutamente disinteressato riguardo alle vostre passeggiate serali.
Infischiandomene di come vi organizzate il week end.
Posso e riesco a sbattermene altamente di tutto, non essendo molto interessato alla vostra morale cartonata e sovente "cristianizzata".

Ma domandarmi ogni tanto se avete il senso del ridicolo, visto la vostra pretesa ad amministrarci
.


sabato 24 ottobre 2009

Flash....


1.
Leggendo, il quotidiano che a volte compro. Intervista ad un paparazzo, esperto scopritore dei cazzi nel culo altrui, senza metafora. Addolorato e protestante riguardo all'essere citato e nominato ad ogni scandalo in arrivo. Lo sputtanamento infastidice, la sua attitudine al "parassitismo" non va pubblicizzata. Lui non si vende, vende gli altri.
Dimmi Ossiuro della notizia quanto fa male dover estrarre dalle proprie budelle la lama che ami affondare nel ventre altrui?




2.
La figlia di una rinomata icona canterina, il suo curriculum vitae qui si ferma, discute durante un impossibile talk show, riguardo l'intoccabilità dei Beatles. In effetti non li toccherei, specie i due in putrefazione. Ma io non canto.



3.
Domani si gioca a ping pong, chi sopravvive potrà mettersi a 90 gradi di fronte all'italiana macroprovincia, quasi 60 milioni di abitanti, ma giocano in tre? Tavolo isoscele o torneo? Eppure non riesco a cambiare il mio stile di guida: accosto sempre a sinistra, e pago l'inevitabile sanzione.

Debiti.


E' un po' che il sentimento ha firmato la resa senza condizioni. Resituito il sentire, unica arma totale che possedeva. E così la rabbia copula solo con la frustrazione. Si fa possedere. La sensualità è passata alla sessualità. La perversione al vizio ozioso. Il vortice a vertigine leggera.
Attorno ponti che diventano ponteggi e sventolano, pure, bandiere grigie.
Non so rimuovere. Tutti in fila cantavamo le migliori intenzioni e si proponeva un personale atto di fede verso la gioia e la disperazione. Ci mostravamo oltraggiosi, in rivolta, un attimo prima di diventare rivoltanti.
Oggi, mentre ci masturbiamo a pene floscio, flagelliamo il malcapitato elencando citazioni sulla nostra bellezza perduta.
Non mantengo più l'illusione di poterla presevare intatta.
E' solo semplicemente imbalsamata, marinata in rancida e avariata gelatina di pollo.
E il sostentamento semplicemente un mezzo. (a metà).

venerdì 23 ottobre 2009


Ho il timore che insegue e insanguina, non me, ma tutto ciò che gli altri sostengono.
Lacerante, e continuano a credere che sia io.

Movies and...merda

Così ben rappresentata, a volte, che si sorride rispetto a quella quotidiana, settimanale, quindicinale, mensile o a dispense.

Si accettano suggerimenti per ampliare la lista.










Appena mi fermo un attimo ricado nelle cose corrette. E da questo vizio non ricavo nessuna immagine virtuosa. Corrette e spudorate, sempre più irreali di fronte alle sbavature grasse e intossicanti di tutti questi samaritani part time che vedo impegnati a sciorinare le loro lenzuola candide.
Ho un timore fondato, un certo tipo di coraggio non mi verrà mai a mancare.





...of course


Overture Opus IV

Tanto non dura...quindi perché non farlo.

Qualche visivo difetto di pronuncia , giusto per caratterizzare le stanze.
Senza aprire troppo le finestre:
non vorrei mai cambiare l'aria all'esterno delle quattro mura.


You walk into the room
With your pencil in your hand
You see somebody naked
And you say, who is that man?
You try so hard
But you dont understand
Just what youll say
When you get home
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?
You raise up your head
And you ask, is this where it is?
And somebody points to you and says
Its his
And you say, whats mine?
And somebody else says, where what is?
And you say, oh my god
Am I here all alone?
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?
You hand in your ticket
And you go watch the geek
Who immediately walks up to you
When he hears you speak
And says, how does it feel
To be such a freak?
And you say, impossible
As he hands you a bone
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?
You have many contacts
Among the lumberjacks
To get you facts
When someone attacks your imagination
But nobody has any respect
Anyway they already expect you
To just give a check
To tax-deductible charity organizations
Youve been with the professors
And theyve all liked your looks
With great lawyers you have
Discussed lepers and crooks
Youve been through all of
F. scott fitzgeralds books
Youre very well read
Its well known
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?
Well, the sword swallower, he comes up to you
And then he kneels
He crosses himself
And then he clicks his high heels
And without further notice
He asks you how it feels
And he says, here is your throat back
Thanks for the loan
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?
Now you see this one-eyed midget
Shouting the word now
And you say, for what reason?
And he says, how?
And you say, what does this mean?
And he screams back, youre a cow
Give me some milk
Or else go home
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?
Well, you walk into the room
Like a camel and then you frown
You put your eyes in your pocket
And your nose on the ground
There ought to be a law
Against you comin around
You should be made
To wear earphones
Because something is happening here
But you dont know what it is
Do you, mister jones?