giovedì 28 ottobre 2010

Pugno. (don't spank a useless ass).


E io dovrei stare qui a discernere se è giusto che una merda si prenda un pugno in faccia?
Sinceramente mi dispiace per chi si dovrà lavare le mani più volte,
per l'acqua che andrà sprecata. 
Per il resto è solo un pugno in un paese di bombe nella penombra.
E' solo un pugno su una natica arrogante e tediosa. 
Un culo goloso di potere più che di cazzi veri e propri.
Forse non meritava nemmeno una sculacciata.

domenica 24 ottobre 2010

martedì 19 ottobre 2010

Weekly drawing


Condoning pornography

Il ciccione ha prodotto cultura sudaticcia, per anni. 
Ora ramazza il cortile, mentre si assottigliano le sue possibilità 
di stupire ancora.
Non avvisatemi quando sarà deceduto.
La ragazza, che ragazza non è più,  ma è emblema,  sfila anoressica, quasi trasparente. 
Si domanda se controluce le sue costole sembreranno finalmente solo stecche di cartilagine, e colla a tenerle insieme.
Nell'atrio delle nostre meraviglie tutti si aspettano il cambio di regime, 
e spazzolano anni di torpore dai vestiti, 
ma la gloria ha l'abito consunto, e oramai è solo forfora.
Persino chi era stato, o era convinto nel sembrarlo, ribelle,
ha qualche dubbio su come spedire gli inviti.
A chi è rimasto cosa si può dire?
Ed è utile trovare qualche alleato, spirituale, spiritico...spiritoso. 
Intanto tra rosari di citazioni, e ricordi scaduti nel frigo, si spara.
Portiamo ancora la nostra adolescenza in gita scolastica!
In fondo anche i cadaveri hanno diritto a svagarsi.

Io do un occhiata alla foto.
Ha del meglio.

Miss Christy Canyon





venerdì 15 ottobre 2010

L'aria di Genova fa male

Sarà il salino, sarà il pesto? 
Sta di fatto che la polizia a Genova ha sempre dei problemi operativi, o tende ad essere esageratamente diligente, o particolarmente comprensiva. Non è certo perché è una delle poche città del nord con una strana propensione a non cedere la maggioranza ai buoni governi del cavallerizzo.


G8 a Genova

Turismo a Genova

martedì 12 ottobre 2010

Italiani: popolo di navigatori santi poeti e di necrofagi



Quanti insetti necrofagi (compreso l'eterno e laido ciccione baffuto) in diretta si interrogano e interrogano presunti esperti marchettari su un cadavere, un omicidio ha per loro inaspettate valenze economiche, gettoni di presenza, spot, sponsor. Poi a differenza di tanti misteri italiani hanno pure il colpevole, e da casa un ordalia indignata e assetata di sangue, pronta alla vendetta, ma attenta al particolare morboso e cruento.




domenica 10 ottobre 2010

is it just a song or...the state of the art?




I come from down in the valley 
where mister when you're young 
They bring you up to do like your daddy done 
Me and Mary we met in high school 
when she was just seventeen 
We'd ride out of that valley down to where the fields were green 

We'd go down to the river 
And into the river we'd dive 
Oh down to the river we'd ride 

Then I got Mary pregnant 
and man that was all she wrote 
And for my nineteenth birthday I got a union card and a wedding coat 
We went down to the courthouse 
and the judge put it all to rest 
No wedding day smiles no walk down the aisle 
No flowers no wedding dress 

That night we went down to the river 
And into the river we'd dive 
Oh down to the river we did ride 

I got a job working construction for the Johnstown Company 
But lately there ain't been much work on account of the economy 
Now all them things that seemed so important 
Well mister they vanished right into the air 
Now I just act like I don't remember 
Mary acts like she don't care 

But I remember us riding in my brother's car 
Her body tan and wet down at the reservoir 
At night on them banks I'd lie awake 
And pull her close just to feel each breath she'd take 
Now those memories come back to haunt me 
they haunt me like a curse 
Is a dream a lie if it don't come true 
Or is it something worse 
that sends me down to the river 
though I know the river is dry 
That sends me down to the river tonight 
Down to the river 
my baby and I 
Oh down to the river we ride 

sabato 9 ottobre 2010

La fluorescenza e le bugie...

Dovrebbero, a mo' di avvertimento e punizione, applicare quella luce verdina alle loro parole. Così sarà semplice ogni volta che scrivono, o parlano, riconoscerli. E semplicemente, per le loro stesse intenzioni, gli cadrebbe la faccia, quella di cartapesta. Scoprendo il teschio di pasta frolla.
Rivelati e senza costume, non avrebbero più un senso e si chiuderebbe lì la faccenda