sabato 26 marzo 2011

Pietanze per non parlanti.

 
"Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. " Pensieri-Giacomo Leopardi
Meglio il vento, come mi parla lui. 
Seduto sulla terrazza non devo nemmeno attenderlo è davvero arrivato! Sto imparando a tacere, non il silenzio che parecchi chiedono per loro disposizione, ma quello che conviene alla mia giornata. Dispendio di energie sano il non parlare; è un bruciare tiepido e rinfrescante che fa a meno di antiche ustioni. Che fa bene a me e non è poi poco, non sono poi così poco (come sembrava dovesse essere sul giornale di qualche decennio fa).
Quindi aggiungiamo il colore del sale a questa pietanza sediamoci e mangiamo, usando la lingua in esclusiva per gusto e sorridente perversione.

1 commento:

Zio Scriba ha detto...

avete ragione sia te che Leopardi: la lingua tanto vale usarla per leccare il bel corpo della persona amata, cosparso di sale o di marmellata o miele... tanto gli ipocriti bastardi possono solo fraintenderci e odiarci... come vorrei imparare a disprezzarli in silenzio...