mercoledì 28 dicembre 2011

extra



La stravaganza è gratis L'oltraggio ha un costo, davvero siete disposti a pagarlo? Se non siete sicuri nessun problema, ma ricordatevi che è solo un abito a noleggio...

P.S Buon anno in anticipo ma solo ad alcuni!

lunedì 19 dicembre 2011

if you dare...fist my soul!



La funebre storia del soggetto che non era ammalato, perciò gli tocco la parte del morto. Mentre altri si  fottevano la borsa e la vita: che a tutta sta gente serve poi per permettersi le passeggiate romantiche nei viali, quelli con il cipressi. Quelli tanto poetici e tanto moderni. 
Lui si scherniva. 
Dimagriva e ingrassava alle spalle del suo ritratto, dipinto rimasto giovane, mentre la vera pelle invecchiava al sole, le unghie smettevano di graffiare e non si decideva tra la circoncisione dell' ipofisi, cosi bellamente di moda, e smettere una buona volta di fumare. Almeno diminuire. 
Ma la carne sua, puttanalaeva, era ancora sempre  ben soda. Ed erano anni che non andava nella sala d'aspetto del suo medico. L'ultima volta era fuggito da lì proprio all'avvento del suo turno. Ridacchiando. Cazzo avevo io  da ridere non ricordo però.
Niente da fare non cadeva dentro a nessun morbo. 
Sì, in qualche trappola affettiva, quella più tagliente, per fortuna. Sì, quando poi mestruava dal naso, ovvero tutti i giorni tranne il ventottesimo, si innamorava. 
Lo è ancora e con sentimento e sporco e colante e ha imparato a scopare ed è inutile chiedersi chi è e tanto sono solo e gioiosamente e sempre male accompagnato.




sabato 17 dicembre 2011

ancora una mancanza

Arrivederci Signora mancherai!

domenica 4 dicembre 2011

Night walking



Quanta felicità che va a buon fine, ed io che la pensavo sprecata. 
Intanto stanotte litigavo con uno sconosciuto che perseverava nel suo diritto d'acquisto e la sua violenza era una giustificazione, senza necessaria firma dei genitori. 
Potevo reagire, l'ho fatto. E vai a vedere bene! Se gli ho fatto male, come si meritava. Controlla, va sempre in giro: integro e martirizzato.
Così non devo identificarmi, non devo manifestarmi, bastano i sogni. Bastano se poi davanti allo specchio il mio stomaco spurga e dalla pancia tonda e liscia ricomincia a spuntare qualcosa. Bastano e sono sufficienti se la mia pelle traspira i suoi ematomi.
La televisione frigge in bianco e nero, e si suda per trovare un canale consolatorio.Più in la nel buio il membro duro e non solo nel cervello.
Intanto i brandelli della teoria e scarnificazione della mia barricata 
sono la consolazione delle chiacchiere al bar della prigione.
Non so più se hanno torto semplicemente o se mi fanno solo ridere (prima o poi) e senza dover questionare sulla loro santità e competenza. 
Sta crollando tutto o crollo io? 
La seconda offerta è sempre stata la prima scelta, magari stavolta no, senza condizionale.
E mi sveglio per andare a pisciare. 
Ma certi incubi andranno mai in pensione prima della mia morte?