Quale è la differenza? Se poi alla fine basta sapere due canzoncine a memoria per adattarsi alla nomea di profondi e sensibili?
Quale è la variante che rende la costituzione sana e robusta? Se comunque vogliamo una cameretta comoda e la colazione a letto?
Nessuna.
Non l'avremo noi, le hanno affitate tutte i nostri nemici, quelli dalla buona reputazione.
Quelli che il sangue lo mettono da parte, in banca, sul tavolino del salotto, tra le natiche del sabato sera.
Forse la differenza noi la sprechiamo meno facilmente, tra melanconici ricordi e furiosi ematomi.
Forse usiamo lo staffile e le spine solo per noi stessi, consenzienti al nostro dolore e piacere, egoisti nel non imporli agli altri.
Altrove si comprano camere di tortura dove flagellare la discrezione, la sensibilità, la lealtà.
E le paghiamo noi.
Perderemo sempre, questa è la faccenda, questa è la qualità e se cominciamo a vincere, bene allora preoccupiamoci del paradosso che ci viene incontro.
La via della sconfitta è piena di oneri e senza i vostri fetidi onori. Ma lascia il campo aperto al sale, al gusto dei dolori che sgorgano direttamente dalla botte, impossibile riassumerli in una bottiglia, e metterli sotto la vostra etichetta.
Vincere, forse, sicuramente, voi vincerete, io mi sposto più in là.
While they're standing in the welfare lines
Crying at the doorsteps of those armies of salvation
Wasting time in unemployment lines
Sitting around waiting for a promotion
Don't you know you're talking about a revolution
It sounds like a whisper
And finally the tables are starting to turn
Talking about a revolution
Crying at the doorsteps of those armies of salvation
Wasting time in unemployment lines
Sitting around waiting for a promotion
Don't you know you're talking about a revolution
It sounds like a whisper
And finally the tables are starting to turn
Talking about a revolution
3 commenti:
Certo, mai salire sul carro dei vincitori. Quali essi siano. Conservare sempre lo spirito critico e l'anelito verso qualcosa di migliore.
Bello questo post, Listener. Aggiungo che perdere sempre non è divertente, ma ci vuole pure un po' di orgoglio e dignità, nella vita.
Grande Post..
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