Ho solo un attimo di paura. E si è attaccato come un parassita alle corde del vivere. Se per favore venite a liberarmi. Se sapete voi come fare a slegare l'animo a ricomporre e ingessare le fratture ossee e l'emozioni.
Come qualche gatto che si ferisce le zampe sui cocci di vetro. Quelli impastati sui muri più alti.
Così mi ostino a non curarmi, a mettermi nel flusso del randagismo vitale, coscienzioso e vitale, saltuario e vitale. Leale nel suo sfinirmi.
Ma non mi muovo poi troppo, fletto i muscoli per infiniti ripetuti movimenti, e la lingua per commettere schiocchezze. di quelle che fanno sorridere educatamente e lasciano mance pieni di baci.
Ho solo un attimo di paura e mi ucciderà, magari tra qualche anno per enfisema, tumore, o morbi vari.
2 commenti:
Se sapessi come curarmi verrei a darti aiuto. Come tutti sono alla ricerca di un perché. Forse unendo le nostre domande potremmo trovare una risposta.
"Non è mica la morte che importa,
è la tristezza, è la malinconia.
Lo stupore.
Le poche buone persone che piangono nella notte.
La poca buona gente.""
Charles Bukowski
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