lunedì 7 dicembre 2009

Et maintenant


Male.
Ma ti obbliga solo ad un po' di vitalità.
Le notti hanno disertato. 
"Sei tu che non le proponi più!"
Si sventra pubblicamente e lacrima per compatibile incontinenza.
Grottescamente, giustamente.
Intollerabile, obbligatoria, ripetuta. Per non
abituarsi mai ad averla.
Magari beve, speriamo fino a vomitare tutto, tra le note e un
invettiva reciproca.
Ha la comicità di una catilinaria inutile,
il rancido sapore di una prenotabile
sensata e sfocata amicizia.
La mano monca, le dita mozzate dal saluto.
Non accarezzano.
Più in là pronti all'incontro.

Necessario per riconoscere
il cadavere, il corpo unico separato.


"Et maintenant que vais-je faire
Je vais en rire pour ne plus pleurer
Je vais brûler des nuits entières
Au matin je te haïrai"






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