lunedì 21 dicembre 2009

"La connerie tranquille"



Esiste un modo per definire chi si incatena ad un timore e lo trasforma in un raziocinio delirante? Per bloccare   quelli e quelle che si progettano la vita, poi annoiati, vanno a caccia di conigli con l'orologio, ma non li seguono nelle tane della fantasia? Persone dannose più per gli altri, che per se stesse. Si interessano alle diversità altrui, si fanno il bagno nella sensibilità inconsueta, per poi sperare di ritornare alla stitichezza emotiva di sempre. Come turisti del sentire si programmano un bel periodo di vacanza dalla loro noia. Visitano paesi e perversioni per loro esotici, conquistandosi qualche escursione nei brividi e nel piacere o nel dolore altrui.  Peggio: vogliono vedere se esistono sentimento oltraggio e intelligenza. La terna  che rende vivida la traversata. Ma non vogliono imparare la lingua, non vogliono mescolarsi troppo con le usanze. La trasformazione, la metamorfosi, l'impegno e il pensiero presto diventano un fardello improponibile. I dubbi sullo scorrere della loro scivolata senza senso nella vita, non devono prevalere. Si insaponano di alibi e di pragmatismo per prendere il primo aereo che da un letto sfatto o da una stanza buia e calda, li riporti alla luminosa defaillance di un gelato ed una passeggiata. Alla fine ne usciranno puliti lasciando cartacce e alibi razionali sulla spiaggia. E ti spiegano anche quanto soffrono nel fare la loro scelta.
Dannosi appunto, per gli altri, per gli "inconsueti", per chi ha occhi aperti e curiosità amorevole verso le percezioni. 
I deboli quasi gli credono, gli vorrebbero credere, e le spine dell'illusione si sa bene quanto entrano in profondità.


"La connerie tranquille" è un termine usato durante un'intervista da il regista Claude Chabrol per definire l'insulsa frase, e la mente vuota, di un pubblicitario francese che affermava convinto la seguente sentenza:
"se un uomo ha 50 anni non ha un Rolex al polso, è un fallito".
E' un buon modo per definire chi fa le cose tanto...per ossigenare le proprie budella.


Nessun commento: