lunedì 14 dicembre 2009

Decenze



Non mi preoccupo di cosa succede in questo paese, di come vanno a "terminar le cose". Ho letto e straletto qualsiasi porcata e qualsiasi frittura maleodorante e rancida, tra idee e proposte.
Visto come va a finire e come è facile spostare gli scheletri fino a farli rinvenire negli armadi altrui.
La paccottiglia sanguinante della violenza è presente in tutti i quartieri della città, tranne in quelli degni di un festival o di una passeggiata romantica per pubblicizzare un caffè. 
I coltelli, più o meno sventrano, ogni sabato sera. Nemmeno sanno perché rimestano nelle budella altrui.
Qualche fortunato riesce a chiedere perdono sul nuovo canale digitale, e non si capisce se apparire implica rendere invisibile la colpa. Ma sembra sia così per qualcuno, non può andare diversamente.
Una stronza con le labbra gonfie di bugie ci spiega quanto sia importante la sua radice comune. Non ha memoria di come si succhiava i cazzi, ma insiste per non volere quelli di colore.  
La maggior parte non risulta, semplicemente. E' diventata strato biologico, concime respirante, su cui prospera la minor parte, che se la gusta, che se la divora. si fermano solo per il cambio d'abito, tengono il cibo in caldo.
La merda non la si mangia più di per scelta feticistica, ora te la spingono giù a forza usando, lo scopino del cesso come aperitivo. 
I morbosi, i perversi si trovano sconcertati:  i migliori, i puliti, li hanno superati di varie lunghezze. E gli tocca la parte del moralista, solo cinque minuti prima erano pagani e condannabili, tra cinque minuti lo saranno di nuovo, date il tempo agli altri di farsi il bidè nell'acqua santa e di indossare trucco e camminata, il giusto atteggiamento in giacca grigia con la riga ai pantaloni.     
Le città muoiono, chi pensava di avere sensibilità, se la vende per non scomparire, a credito. 
Chi la tiene da conto si isola sempre di più.
Quelli che da sempre massacrano ora si scagliano contro le loro vittime, perché come hanno osato dire, in pieno giorno, quanto fa male. 
Troppo violenta come risposta alle ferite. Inappropriata persino per le ombre d'opposizione.
E mi dovrei guardare tutti questi romanzi d'appendice infiniti, dovrei cercare tra i rifiuti qualcosa di commestibile da pensare?
La decenza corre altrove, spesso dove l'indecenza veniva additata, lapidata.

4 commenti:

silvano ha detto...

Stai diventando incommentabile ;), per la profondità dei tuoi post, dei tuoi sfoghi. Questo appena letto è perfetto. Volevo ringraziarti per l'intelligenza dei tuoi commenti, veramente se non unica, c'è qualcun altro per fortuna che si salva, alquanto rara. Grazie amico. Cazzo List mi fai diventare quasi sentimentale e melenso...mi odierai di questo passo.
:-P

listener-mgneros ha detto...

un bacino ci scappa ;o)

Anonimo ha detto...

la tua reflex non ha filtri, non regala colori alle immagini.
la realta ritorna indigesta e indigeribile. così com'è, così come dovremmo vederla sempre.
solo quando torni a scrivere ci si accorge di quanto sei mancato prima.

3fix ha detto...

"dovrei cercare tra i rifiuti qualcosa di commestibile da pensare?"
Se continui così rischi di diventare uno dei miei scrittori preferiti. (o__-)