lunedì 21 giugno 2010

Ventoso


Se gli uomini avessero in gloria il vento, non come divinità improbabile. Ma semplicemente perchè crea penombre instabili, muovendo il cielo.
Se sapessero invocare la sua rabbia, quando cancella i loro edifici osceni e spazza via le loro convinzioni più banali. Ma perdono tempo con dei e cristi, supervisori e mezzani.
Così stanno nella bonaccia, convinti che la costa avrà sempre la stessa linerarità.
Dovrebbero invece augurarsi ancora le palme piegate, gli scogli flagellati.
Oppure la pioggia di sabbia, il camminare obliqui.
Se questa umanità, così contenta di sedersi ovunque gli capita, si ricordasse che è solo nel soffio continuo e incessante che si ritrova la lotta, la paura, la fenditura sanguinante per l'ingiustizia, la necessità per il sentire o per il capogiro dei sensi. La giusta lacerazione.
Ma perdono tempo e vento.
Intanto il padrone degli uragani continua a lavorare, diventa la leggerezza che rinfresca i vicoli, l'aria che pulisce i boulevards, lo scalpello salato che arrota le rocce.  L'alito caldo che reclama la pelle.
Poi, se si osserva ad occhi socchiusi, porta gli odori e i profumi, rivela i fetori e l'olezzo, quelle essenze che ancora sanno suggerire realtà  e immaginazione.
Sa essere scenografico e perfetto, mentre ti invade la casa e sbatte porte e finestre, in un pomeriggio di dissolutezza. In attesa di lei. E così rinnova la mia pretesa solida e affamata. .
Ma oramai nessuno naviga, tutti si ancorano. Capaci, al massimo della loro genialità, di inventarsi un comodo approdo, la baia tranquilla, dove comprare la merce appetibile e l'idea scadente, scaduta.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=boVKqDTtUCg

Poggio ha detto...

uno sguardo all'orizzonte,qualunque esso sia

mod ha detto...

bella foto. come sempre!
love, mod

silvano ha detto...

della differenza tra la religione e la verità e l'amore della vita.

silvano ha detto...

Hai fatto bene list, a chiarire che Fabrizio non era arte addomesticata. Mai stato.

Anonimo ha detto...

giù il cappello..