"Di norma, gli uomini aspettano la delusione: sanno che non devono spazientirsi, che presto o tardi verrà, che accorderà loro la dilazione necessaria perché possano dedicarsi alle occupazioni del momento. Diverso è il caso del disingannato: per lui la delusione sopraggiunge contemporaneamente all'atto; non ha bisogno di spiarne l'arrivo, essa è presente. Affrancandosi dalla successione, egli ha divorato il possibile e reso superfluo il futuro. «Non posso incontrarvi nel vostro futuro» dice agli altri. «Non abbiamo un solo istante che ci sia comune». Perché per lui l'insieme del futuro è già qui."
EMIL CIORAN
2 commenti:
Mi sento di appartenere ad una terza categoria che si colloca a metà. Spesso attendo ciò che verrà e spero che non accada, altrettanto spesso sono conscio che ciò che pavento è già avvenuto.
La frase del post mi ha colpito, ma temo di aspettarmi sempre una sorpresa, di veder deluso il mio scetticismo...
Come se la sottrazione alle mie negazioni dia un risultato sensato.
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