I.
Così mentre galleggio sulla banchina ferroviaria, con lo stomaco capovolto e il diaframma frantumato, non mi chiedo più nulla.
Non ho più certe domande da pormi. Non ho idioti intorno.
Il passo dei miei stivali verso la carrozza numero nove è tranquillo.
Non me ne frega poi molto di perdere il treno. Non me ne frega nulla.
Non me ne frega un cazzo.
Questa calma, mai vista dalle mie parti, contiene il dolore della separazione, lo contiene ma non lo stempera affatto, ne' mai lo imprigiona.
Nulla e nessuno si potrà mai più permettere di farlo.
Le sue spalle nude hanno questo diritto.
II.
Sono entrati anni fa in casa mia.
Avevo l'illusione che le porte si potessero lasciare aperte. Si sono presi tutto e, uno ad uno, poi sono andati via.
Non mi interessa.
Ho le porte ancora spalancate e nessun oggetto da potersi considerare proprio.
Che vi ruberete ora?
Non quello che ho intenzione di dare.
Certe cose sono solo per chi entra frantumando li specchi, per chi sa calpestare le inutili porcellane del passato.
E io prendo il caffè con l'ospite atteso da una vita.
III.
Vestito di nero mi appoggio in contrasto contro un muro bianco. Ombre dai mille colori si condensano, evaporano, poi ritornano liquide. Le sue dita tatuano a caldo il mio corpo. La carne ha ricominciato a squarciarsi e la pelle nuovamente suda sangue.
Il mio sentire, serenamente, secerne sperma e mestruo.
Squartato e contento, devastato e integro, bacio il mio amore.
Fica e cazzo compresi.
Capiti.
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7 commenti:
Ti leggo e mi permetto il lusso di non commentare sempre. So che posso farlo. Ogni tanto lascio traccia perché anche quell'impronta può dar "piacere".
Grazie Gap...ti leggo anch'io e a volte mi scappa il commento ;P
Io questa la chiamo poesia dell'anima.
Thanks!
...andrò a leggere gap - DOPO di te però.
sei tornato.
non che tu mi sia mancato.
era solo che mi chiedevo...insomma sei tornato.
love, mod
@ All...
per dieci lunghi anni sono stato via da me stesso ora non ci riesco più è l'ultimo atto e durerà quanto durerà Listener...
stessa scena per me sulla banchina del treno ..stessa separazione ....
qualcosa di parallelo acade in molte storie che non sono le stesse.
Ti leggo con il corpo e ti cerco con il cuore ....
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