domenica 4 dicembre 2011

Night walking



Quanta felicità che va a buon fine, ed io che la pensavo sprecata. 
Intanto stanotte litigavo con uno sconosciuto che perseverava nel suo diritto d'acquisto e la sua violenza era una giustificazione, senza necessaria firma dei genitori. 
Potevo reagire, l'ho fatto. E vai a vedere bene! Se gli ho fatto male, come si meritava. Controlla, va sempre in giro: integro e martirizzato.
Così non devo identificarmi, non devo manifestarmi, bastano i sogni. Bastano se poi davanti allo specchio il mio stomaco spurga e dalla pancia tonda e liscia ricomincia a spuntare qualcosa. Bastano e sono sufficienti se la mia pelle traspira i suoi ematomi.
La televisione frigge in bianco e nero, e si suda per trovare un canale consolatorio.Più in la nel buio il membro duro e non solo nel cervello.
Intanto i brandelli della teoria e scarnificazione della mia barricata 
sono la consolazione delle chiacchiere al bar della prigione.
Non so più se hanno torto semplicemente o se mi fanno solo ridere (prima o poi) e senza dover questionare sulla loro santità e competenza. 
Sta crollando tutto o crollo io? 
La seconda offerta è sempre stata la prima scelta, magari stavolta no, senza condizionale.
E mi sveglio per andare a pisciare. 
Ma certi incubi andranno mai in pensione prima della mia morte? 

6 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Splendida.
"Sta crollando tutto o crollo io?"
Anch'io me lo chiedo spesso.

il Russo ha detto...

No, loro in pensione non ci andranno mai, si nutrono di quelli come noi.

Luz ha detto...

Soffri pure di notte tra sogni e realtà? Anche io...

silvano ha detto...

Chissà se il tuo sognare è la vacanza del giorno vigile o se non invece sia vero il contrario e solo il giorno sia un'inutile perdita di tempo e un inquinante del Night Walking. Non siamo in fondo attorcinati tutti nel nostro buio? perchè lì, oltre la porta, nella penombra c'è molta più verità che nella luce del sole.

3fix ha detto...

Sono ormai quasi certo che tu, listener lo scettico, per scrivere non usi subito una tastiera ma prima un coltello a serramanico. Le tue parole si potrebbero incidere sulla pelle come provocanti tatuaggi; parole salmastre da buon genovese, mai banali, cinicamente amare e dolci allo stesso tempo. Listener il dj, il nocchiere che ascolta, che guarda, che indica in direzioni magicamente pericolose e intriganti per chi sa ancora giocare e stupirsi, ma sicuramente disturbanti per gli imbecilli. Listener anche tu, fortunatamente, seduto come tutti noi dalla parte del torto perché, come dice Brecht, non c'era più posto dalla parte della ragione, spiazzi e fai ammutolire, attivando quella parte del corpo, che la chirurgia estetica, grazie al demonio, non può migliorare: quel meraviglioso, pericolosissimo, prezioso gioiellino chiamato cervello.
Con rinnovata stima
3Fix

listener-mgneros ha detto...

grazie 3fix vecchio amico e navigatore manchi sempre e rivederti è intenso :)