lunedì 5 aprile 2010

Sweat...

Vedo una nebulosa, che si assomma al resto, che di confuso, nuovo e appropriato, ne' faceva serenamente a meno. Il signore con due bionde, ossigenate o naturali, lasciamo al caso, ordina da bere e si esibisce nel vernissage  dei presunti gioielli, solo bigiotteria. Detto mentre annoto l'ordine, detto a me stesso.
Ma esito ad essere sgradevole, potrei. Esito e gli propino il peggio di me stesso la gentilezza silenziosa, da fastidio a me. Loro nemmeno la notano. Quello che voglio, che non sappiano come sono, Che credano nella mia invisibile presenza e nel mio accenno di cortesia.
Intanto: si fottano, e male, e poco.

Io ho il mio nido e i miei corpi, le mie immagini imperfette, meno lusso più sudore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La gentilezza silenziosa.
Il peggio di Te stesso,
e di me stessa.
Accade.
E rimane invisibile,
incompresa ma, per me fottutamente soddisfacente. ;)
Ed è ancora un altro giorno.