mercoledì 31 agosto 2011

Made in italy...perchè mi sembra di aver già visto tutto questo?



Pessima Sensazione quando vedi un gruppo di incompetenti, imbranati, cialtroni, cioccolatai, ignoranti, papponi, ruffiani,  prostitute (senza la dignità delle puttane), dispiaciuti, incapaci....
Davvero atroce quando si arriva al nodo della questione..ovvero quando cala la maschera e si scopre del tutto che non sanno che cazzo fare...e nel mucchio ci metto i porgitori di altre guance, i predicatori saltellanti a 5 stelle...e molti saputelli delle finte barricate.


Dove ho già visto tutto questo? 
Ogni volta che Mr.Stanley Kubrick ha mostrato la parte vera del potere stupido e presuntuoso. 
Ora i sogni dei deficienti sono finiti...ora tocca al sangue e al sudore di chi dovrà "costruir su macerie"




"gli è girato il boccino".

.

lunedì 29 agosto 2011

grasshoppers...



E bruciando tutti i prati
siamo giunti fin qui
ora possiamo sederci 
sulle mie ceneri
ci ripuliremo
un poco
e abbastanza
ma dovresti
evitare di
ripensarmi prima
magari immaginami
disegnami
abbandonami
se hai ancora le dita
puoi persino toccarmi
ogni tanto.

poi...canzone "rasserenante".

martedì 23 agosto 2011

Dalla parte della razione.


Non mi sto 
"assennandomi".
Mentre, 
come manna avvelenata
piove rassegnazione.
Non capisco 
questa coperta grigia 
che ogni giorno si posa
sopra le mie inquietudini. 
Non la voglio, 
eppure molte questioni 
con
rispettivi conducenti
continuano a rimboccarmela.
Ed io vorrei ostinarmi 
a dormire scoperto,
a sentire il freddo, 
il tremore.
Riuscirci è l'ultimo
atto,
 l'ultima scena.
La prima battuta 
da ricordare
stamattina.
Che si strozzino altri 
con questa
porzione.



"Mattino o notte, hai perso il tempo, la malinconia ti sembra di toccarla,
ma forse è l'ora dell' avvento e chiami l' ironia per aiutarla.
E forse c'è qualcuno che ora muore, e forse c'è qualcuno che ora nasce,
qualcuno compie un crimine d' onore, passeggiano sui viali le bagasce.

Bagasce sono i tuoi ricordi che fra canzoni e vino ti disturbano,
che ti molestano pian piano e il giorno sembra ormai così lontano,
e il giorno sembra ormai così lontano....

Mattino o notte, cosa importa? I giorni sono nuvole distratte.
Suonerò l'ora alla tua porta e l' orologio è il sangue tuo che batte.
Quando verrà il tempo di partire l' ora avrà il medesimo colore:
sembra sempre un poco di morire nel momento eroico dell'amore...

Se ridi o piangi è sempre uguale, le cose nel ricordo poi si sfumano,
il sacro si unirà al profano e il giorno sembra ormai così lontano
e il giorno sembra ormai così lontano....

Mattino o notte, dentro e fuori, sei certo o cerchi la consolazione?
Son bianco e nero sol colori, o facce ambigue della tua prigione?
Cerchi sempre ciò che ti è lontano, dopo dici: "Tutto è relativo,"
ma l' ironia e il dolor dicono invano che sei certo solo di esser vivo." 



domenica 21 agosto 2011

Bite the bitter side of dreams


La madre entrò. Lui si era ritrovato dentro la pigrizia dei suoi nuovi vestiti bianchi e la sua mano si era svegliata su un foglio. Tentava un disegno. Una meteora del tramonto bruciava tutto. Migliorava il colore della tappezzeria come in un pessimo e caldo set anni trenta.
- E' morto. Disse.
Mentre piangeva e lasciava cadere la matita sapeva. Sono io, sono il morto!
Poi da sveglio il primo pensiero e il serpente. La sua vecchia pelle accartocciata.






Se sogno di entrarti dentro è sempre in bianco e nero. Salato, chiazzato, grondante fotogramma. Sei imperfetta ed io ossequiosa recluta eccitata. 





Sogno la gente, tutta 'sta gente. Un unico individuo con milioni di orecchie, milioni di parole sdentate e marce. Con il bolo del pensiero ancora spalmato sulla lingua, attrezzo chiassoso di una sola e unica bocca, sempre aperta. E fetore.  E la gente, un individuo cieco.









Time slips away
And the light begins to fade
And everything is quiet now
Feeling is gone
And the picture disappears
And everything is cold now
The dream had to end
The wish never came true
And the girl
Starts to sing

Seventeen seconds
A measure of life
















giovedì 18 agosto 2011

Pronto in tavola!



Quando in un momento di concentrazione massima su ogni possibile (in)significante, riuscì finalmente a cogliere in fragrante e odoroso reato se stesso, pronto a tradire i giochi del cinismo à la page. Si ritrovò disponibile a smettere di fumare  e non lo fece. Si scoprì nudo, senza voglia di vestirsi, e si dette un limite appena oltre l'impossibile, ben prima di invadere le trasandate frontiere della certitude . 
Baciò il suo ospitale scetticismo, ma solo dopo aver disperso la lingua laddove l'indice della Signorina indicava. E non andò per il sottile, con aristocratica cafonaggine, trangugiò qualsiasi cibo. E lei, infaticabile, gli preparò ogni possibile portata, secondo le più sensate ricette. 
Se non è solo fame questa...può essere solo amore.

domenica 14 agosto 2011

Cerimonia del risveglio.



Intanto si brucia un fresco mattino d'agosto 
e faccio le fusa strusciando la guancia su un pavimento di pizzi e saliva. 
Allungo la mano oltre il bordo del letto. 
E rimestanto nella cesta trovo gli occhi da indossare. 
Scelgo a caso tra le migliaia di lattiginose palline ipnotiche. 
Innesti necessari per ritrovare la cattedrale del caffè. 


Le preghiere si levano in alto.
Certe bocche non si tappano mai,
Nemmeno a riempirle di merda
riusciresti a farle tacere.
Più si sgretola la loro realtà,
più invocano il santo patrono.
Il pappone della sicurezza.
E mi sfondano l'anima e i coglioni,
mentre installano le loro diaboliche 
macchine di pace.
La santa crociata per un ruolo 
da rasserenante mediatore, 
per costoro non termina mai.
Sempre attivi. Predicando per strada.
Al bancone del bar,
Seduti sulla coppa del cesso.
Piccoli teneri avvoltoi
fanno sempre prigionieri 
tra i loro migliori affetti.


Normale no? 
Che mi ritiri in buon ordine
verso il letto.
Emmerda! Non l'ho rifatto!
Non l'ho pulito.
E' lurido.
Cremoso di intimità.
Di sogni. 
Di membra.
Allettante sudiciume
di bei ricordi.
Di squisite conversazioni.
Di emozionanti intuizioni.
Di pornografia palpitante.
Palpabile.
Di me.
Una appropriata
fogna a cielo aperto. 
Del piacevole.
Mi ci corico!





giovedì 11 agosto 2011

nuovo vestito per il blog....

Qualcuno se ha tempo da perdere mi dica cosa ne pensa...






lunedì 8 agosto 2011

I wanna go back there...where I've never been...



...e spannarmi di cromature ingenue
senza dover sentire le solite scuse.
I monologhi degli assassini.
Quelli con i canini retrattili,
Senza farmi dominare dalla loro divulgazione.


Oggetto : Calcolo del rischio quando si smette di credere ai propri alibi.


Insopportabile novità.


Perciò torno indietro, dove non so mai stato.





Combatteremo per le strade
Con i nostri bambini ai nostri piedi
E le morali che loro adorano
Non ci saranno più
E gli uomini che ci hanno spronato
Verranno giudicati per tutti gli errori
Loro decidono e il fucile canta la canzone
Mi toglierò il cappello
Davanti alla nuova costituzione
Farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorriderò e sogghignerò
Al cambiamento che ho intorno
Prenderò la mia chitarra e suonerò
Proprio come ieri
Poi mi inginocchierò e pregherò affinchè
Non ci prenderanno in giro di nuovo
Il cambiamento doveva arrivare
L'abbiamo sempre saputo
Siamo stati liberati dal recinto, è tutto
E il mondo sembra sempre lo stesso
E la storia non è cambiata
Perchè le bandiere sventoleranno
Durante la prossima guerra
Mi toglierò il cappello
Davanti alla nuova costituzione
Farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorriderò e sogghignerò
Al cambiamento che ho intorno
Prenderò la mia chitarra e suonerò
Proprio come ieri
Poi mi inginocchierò e pregherò affinchè
Non ci prenderanno in giro di nuovo, no, no!
Io e la mia famiglia ci allontaneremo
Se ci accadrà di rimanere mezzi vivi
Raccoglierò tutte le mie carte
E sorriderò al cielo
Sebbene sappia che gli ipnotizzati
Non mentono mai. Tu lo fai?
Non c'è nulla per le strade
Che mi sembri diverso
E le pubblicità sono state
Rimpiazzate dai saluti
E chi parteggiava a sinistra
Ora parteggia a destra
E le barbe diventano un pò più lunghe
Da un giorno all'altro
Mi toglierò il cappello
Davanti alla nuova costituzione
Farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorriderò e sogghignerò
Al cambiamento che ho intorno
Prenderò la mia chitarra e suonerò
Proprio come ieri
Poi mi inginocchierò e pregherò affinchè
Non ci prenderanno in giro di nuovo, no, no!
Siiii!  Incontra il nuovo capo Uguale al vecchio capo.