giovedì 14 luglio 2011

please...


Pagare le sigarette e salutare.
Uno sfogo di burrasca scrolla i palazzi, gli inquilini, le loro stanze da bagno, umide e dense. 
Il mare sta invadendo la piazza. Lo sento. Le onde si fottono intensamente la città. E spargono umori salati sui passanti, sulle piaghe delle nostre sensazioni. Si scivola un po' d'ovunque e ci si raccatta con i sorrisi immotivati e le budella rilassate. 
Ora la sigaretta, pagata, l'accendo. Mi morde anche se non è la prima del giorno e nemmeno l'ultima di stanotte. Le onde viste da quassù diventano ancor più perverse e fascinose. E io mi fotto tutti i passanti, le loro piaghe, le mie sensazioni




"It’s easy to see, it’s easy to see
To see only white where colour should be
It’s easy to feel, it’s easy to feel
But it’s not good enough, even though it’s real
Oh please stay away
And then we can drink some ocean spray
Oh please stay away
And then we can drink some ocean spray
It’s easy to breathe, it’s easy to grieve
To breathe only air where life should be
It’s easy to laugh, it’s easy to cry
To cry so so hard that it can’t be denied
Oh please stay awake
And then we can drink some ocean spray
Oh please stay awake
And then we can drink some ocean spray"

2 commenti:

il Russo ha detto...

E quella sigaretta, quella maledetta sigaretta, che ha ancora più gusto quando, guardando quelli che ti fottono appena possono, ti accorgi che puoi essere tu a fotterli tutti quanti...

mod ha detto...

lascia perdere la filosofia, Russo! ma hai guardato la cazzo di foto?! :)

love, mod