Tu religione, pubblica latrina, tu sei il danno!
Di qualsiasi natura tu faccia parte!
Sia che ti appigli a crocefissi, spesso uncinati.
A templi per predicare vendetta e lapidazione.
A promesse di terra santa, alibi per l'oppressione altrui.
Oppure, più subdolamente, ti impegni a istituire deliziosi altari casalinghi dove meditare e potersi convincersi che il karma ti assolve dall'aver commesso infamia verso il collega di lavoro.
Tu sei il danno!
Nessuna delle tue nature ha diritto di dominarci, di illuderci.
Qualsiasi sia lo stampo che usi per forgiare i tuoi adepti, mi fai sempre solo e irrimediabilmente schifo.
Tu religione: sempre pronta a divaricare l'ano per le incursioni dei potenti. Ugualmente pronta a condannare chi lo fa per il proprio intimo piacere!
A camminare fianco a fianco ad ogni forma di tirannia militare, politica e, peggio ancora, economica. Di te non ne posso più.
Non salvo niente. Non hai nemmeno il vuoto a rendere!
Sei la stampella mondiale del sopruso più meschino, del baronato più mafioso, del pazzo fanatico, sempre vestito sobriamente. Di chi non da scandalo, ma sbava in segreto.
La tua acqua santa è diventata melma di palude. Le tue superstizioni sono sempre e solo castranti: sia quando condannano i miei desideri, sia quando tu imponi il velo alle donne o istituisci gruppi di auto indulgenza consumistica. La tua miopia rabbiosa è trasversale: insudicia con il suo dogma l'abside gotico e spaccia il delizioso tempietto orientale, per arrivare poi a tingere di nero una semplice pietra imponendo pellegrinaggio e adorazione. Il vero mistero sta nel come evitarti e come cancellarti da questa terra. Per lasciare finalmente ad ognuno di noi il diritto di scegliere nel proprio intimo, senza dover rendere conto della propria spiritualità ad uno "sbirro" malato di morboso sanfedismo o di finta tolleranza.
Le tue salvifiche virtù rendono la politica una zoccola da fogna. In un modo o nell'altro i tuoi sensali e accoliti ottengono la rimozione della coscienza, qui! Ora! Mentre sottomettono, stuprano e svendono la nostra libertà. Qualsiasi tua religiosa filosofia o comandamento mi indurrà sempre di più a peccare e non ti illudere: ho imparato a non chiamarla più colpa. Semplicemente sono fatti miei. Tu religione quando ti accorgerai che l'unica cosa veramente spirituale sta nel ventre nero e gonfio di un bambino e nella forza di non farlo più nascere, per poi crepare così! Per poi diventare pietistico strumento della tua lurida propaganda.
Quando saprai riconoscere la vera forza delle donne, sempre le prime vittime della tua paura fobica. Verrà mai il giorno in cui comprenderai quanto la femminilità ti sia superiore?
Quando capirai che sei nulla di fronte alla santità di un lavoratore licenziato e del suo collega bruciato vivo?
Riuscirai mai a capire che non è il diavolo a corrompere l'anima, ma la banca e i suoi mutui dal nodo scorsoio a distruggere questa civiltà?! E che la pace dell'anima arriverà quando tu, religione, mortale superstizione e malattia endemica di questa terra, smetterai di affliggere la nostra vera umanità?
Sia che ti appigli a crocefissi, spesso uncinati.
A templi per predicare vendetta e lapidazione.
A promesse di terra santa, alibi per l'oppressione altrui.
Oppure, più subdolamente, ti impegni a istituire deliziosi altari casalinghi dove meditare e potersi convincersi che il karma ti assolve dall'aver commesso infamia verso il collega di lavoro.
Tu sei il danno!
Nessuna delle tue nature ha diritto di dominarci, di illuderci.
Qualsiasi sia lo stampo che usi per forgiare i tuoi adepti, mi fai sempre solo e irrimediabilmente schifo.
Tu religione: sempre pronta a divaricare l'ano per le incursioni dei potenti. Ugualmente pronta a condannare chi lo fa per il proprio intimo piacere!
A camminare fianco a fianco ad ogni forma di tirannia militare, politica e, peggio ancora, economica. Di te non ne posso più.
Non salvo niente. Non hai nemmeno il vuoto a rendere!
Sei la stampella mondiale del sopruso più meschino, del baronato più mafioso, del pazzo fanatico, sempre vestito sobriamente. Di chi non da scandalo, ma sbava in segreto.
La tua acqua santa è diventata melma di palude. Le tue superstizioni sono sempre e solo castranti: sia quando condannano i miei desideri, sia quando tu imponi il velo alle donne o istituisci gruppi di auto indulgenza consumistica. La tua miopia rabbiosa è trasversale: insudicia con il suo dogma l'abside gotico e spaccia il delizioso tempietto orientale, per arrivare poi a tingere di nero una semplice pietra imponendo pellegrinaggio e adorazione. Il vero mistero sta nel come evitarti e come cancellarti da questa terra. Per lasciare finalmente ad ognuno di noi il diritto di scegliere nel proprio intimo, senza dover rendere conto della propria spiritualità ad uno "sbirro" malato di morboso sanfedismo o di finta tolleranza.
Le tue salvifiche virtù rendono la politica una zoccola da fogna. In un modo o nell'altro i tuoi sensali e accoliti ottengono la rimozione della coscienza, qui! Ora! Mentre sottomettono, stuprano e svendono la nostra libertà. Qualsiasi tua religiosa filosofia o comandamento mi indurrà sempre di più a peccare e non ti illudere: ho imparato a non chiamarla più colpa. Semplicemente sono fatti miei. Tu religione quando ti accorgerai che l'unica cosa veramente spirituale sta nel ventre nero e gonfio di un bambino e nella forza di non farlo più nascere, per poi crepare così! Per poi diventare pietistico strumento della tua lurida propaganda.
Quando saprai riconoscere la vera forza delle donne, sempre le prime vittime della tua paura fobica. Verrà mai il giorno in cui comprenderai quanto la femminilità ti sia superiore?
Quando capirai che sei nulla di fronte alla santità di un lavoratore licenziato e del suo collega bruciato vivo?
Riuscirai mai a capire che non è il diavolo a corrompere l'anima, ma la banca e i suoi mutui dal nodo scorsoio a distruggere questa civiltà?! E che la pace dell'anima arriverà quando tu, religione, mortale superstizione e malattia endemica di questa terra, smetterai di affliggere la nostra vera umanità?
3 commenti:
Una delle invettive più lucide e intelligenti e condivisibili che abbia mai letto.
Grande listener, sempre più contento del privilegio di esserti amico!
Splendide, splendidissime parole!!! Grazie per aver partorito quello che ho nel cervello e che non sempre sono riuscita a dire tanto bene.
Ti abbraccio.
scusa per il ritardo nella pubblicazione del tuo commento Luz
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